Bonus Smart Working nei Comuni Montani

Il nuovo Bonus Smart Working per i Comuni Montani: esoneri contributivi per imprese, incentivi per chi si trasferisce nei borghi e opportunità di vivere e lavorare nell’Appennino.

Un nuovo incentivo per vivere e lavorare nei territori dell’Appennino

Con la Legge 131/2025, entrata in vigore a fine settembre, il Governo introduce una misura attesa da tempo: il Bonus Smart Working per i Comuni Montani, un pacchetto di agevolazioni fiscali e contributive che favorisce chi sceglie di trasferirsi, abitare e lavorare da remoto nei borghi dell’Appennino e delle aree montane italiane.

L’iniziativa rappresenta un passo concreto verso la rigenerazione delle aree interne e la rivitalizzazione dei piccoli comuni, offrendo nuove opportunità a lavoratori, imprese e giovani professionisti che vogliono conciliare qualità della vita, sostenibilità e innovazione del lavoro.

Attraverso esoneri contributivi per le aziende e crediti d’imposta per chi si trasferisce o ristruttura casa nei borghi montani, il bonus mira a rendere lo smart working stabile e attrattivo nei territori montani, stimolando al tempo stesso nuove economie locali, comunità resilienti e forme di abitare contemporaneo.

???? Un incentivo per abitare e lavorare nei borghi montani

L’obiettivo del provvedimento è chiaro: favorire il ritorno della popolazione attiva nelle aree interne e sostenere nuove forme di lavoro a distanza che valorizzino i borghi e i piccoli comuni come luoghi di vita, innovazione e impresa.

Il bonus si rivolge sia ai lavoratori che decidono di trasferirsi, sia alle aziende che li assumono in smart working.


???? Agevolazioni per le imprese

Le aziende che assumono lavoratori under 41 con contratto a tempo indeterminato, consentendo loro di lavorare da remoto in un comune montano con meno di 5.000 abitanti, potranno beneficiare di un esonero contributivo fino a 8.000 € all’anno.

AnnoEsonero contributivo massimoPercentuale
2026-20278.000 € annui100 %
2028-20294.000 € annui50 %
20301.600 € annui20 %

L’esonero non riguarda i premi INAIL ed è riconosciuto nel rispetto dei limiti del regime “de minimis” europeo.

???? Per le imprese si tratta di un’opportunità concreta per attrarre talenti, migliorare la qualità della vita dei dipendenti e contribuire allo sviluppo sostenibile dei territori montani.


???? Agevolazioni per chi si trasferisce nei comuni montani

Anche i lavoratori e le famiglie che scelgono di trasferire la residenza in un comune montano possono usufruire di incentivi diretti:

TipologiaBeneficiarioAgevolazione
Acquisto o ristrutturazione di casaPersone fisiche che trasferiscono la residenza in un comune montanoCredito d’imposta pari al 60 % del finanziamento annuale, fino a 500 € l’anno
Affitto per docenti e sanitariPersonale scolastico e sanitario che si trasferisce in un comune montanoCredito d’imposta del 60 % del canone d’affitto, fino a 2.500 € l’anno

???? Requisiti principali

Per accedere ai benefici:

  • Il comune di destinazione deve avere meno di 5.000 abitanti ed essere classificato come montano (secondo la normativa ISTAT o regionale).
  • Il lavoratore deve trasferire la residenza da un comune non montano a uno montano.
  • È necessario un contratto a tempo indeterminato e un’età inferiore ai 41 anni.
  • Le imprese devono operare nel regime de minimis e rispettare i limiti di spesa annuali previsti.

???? Un’occasione per ripensare il lavoro e i territori

Il bonus smart working nei comuni montani non è solo un’agevolazione economica: è un passo importante verso nuove politiche di attrattività territoriale e ripopolamento delle aree interne.
Favorisce un modello di sviluppo basato su prossimità, qualità della vita e sostenibilità, in linea con la missione di Appenninol’Hub: riconnettere persone, imprese e territori per rigenerare i luoghi e le comunità dell’Appennino.


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