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Come possiamo raccontare il 25 giugno: le parole, le persone, i luoghi

In questa giornata non abbiamo mai usato la parola “bisogno”, nessuna accezione negativa. È stato un giorno che ha guardato al futuro della Valmarecchia con nuovi sguardi.

25 giugno.

“Giovani”, “desiderio di fare con competenze”, “Giovani senior che fanno da mentor”, “aspirazioni”, “trasformazioni più che tradizioni, o forse che includono tutta la tradizione che occorre”, “abilitazione”, “spazio terzo”. 

Queste alcune delle parole che hanno caratterizzato la giornata del 25 giugno, in cui abbiamo accompagnato l’Ass. Regionale Barbara Lori a conoscere le realtà comunitarie e innovative della Valmarecchia.

In questa giornata non abbiamo mai usato la parola “bisogno”, nessuna accezione negativa. È stato un giorno che ha guardato al futuro della Valmarecchia con nuovi sguardi. 

La Valmarecchia, territorio di confine fatto di speroni di rocce e mari di pietre, con le sue rocche verticali da fiaba, sta vivendo un momento di fermento comunitario e il lancio del progetto coordinato da Figli del Mondo per attivare Economie Abitanti, Appenninol’Hub, non poteva che partire da qui.

Potremmo riassumere il 25 giugno come una giornata di gratitudine, citando le parole di Giovanni Teneggi, coordinatore scientifico del progetto.

Giovani Teneggi - Le Imprese Comunitarie dividono le Comunità!

Perciò grazie,

Per la presenza (non solo fisica) dell’Assessore Regionale Barbara Lori

Che con sguardo e orecchie attente, ha seguito tutti gli incontri nella Valle durante la visita istituzionale sul territorio e ha condiviso riflessioni, idee, contenuti di quella che è la programmazione regionale per gli anni a venire, ma ancor più ha ascoltato i racconti, tra entusiasmi e difficoltà, di alcuni degli attivatori dell’area.

Discussione con gli invitati all'evento presso l'Ecopark di Casteldelci

A Fabiano Tonielli, sindaco di Casteldelci, e ai ragazzi della neo-nata cooperativa Incanti Delcesi, Michele, Angela e Martina

Con cui abbiamo iniziato questa visita itinerante per la Valmarecchia dall’Ecopark, uno spazio verde non solo non abbandonato, ma vissuto e valorizzato come luogo di economie e creazione di lavoro per i giovani che stanno investendo in questo progetto. Un dialogo immersi nel verde, con gli abitanti che hanno deciso di impegnarsi in questa avventura di impresa abitante.

Il pranzo presso la Fondazione Valmarecchia

Alla prof. Tea Giannini

Che con allegria, esuberanza e professionalità ci ha accolti nella sede della Fondazione Valmarecchia per raccontarci non solo le visioni, ma anche le azioni dell’ente e collaboratori locali per sviluppare le specializzazioni del territorio tra grani antichi ed erbe officinali, supportando innovazione e creazione di lavoro, senza dimenticare la tradizione. E come non raccontare delle stampe romagnole posizionate con cura sui tavoli e dei piatti a base di grani antichi preparati dagli studenti della scuola alberghiera?

Il forno di San Leo con l'assessore Barbara Lori e i partecipanti all'evento

A tutti i ragazzi della cooperativa Fermenti Leontine a San Leo

Un vero presidio territoriale, che ci hanno atteso all’ingresso del forno per raccontare la loro storia di ragazzi e ragazze che ci hanno creduto e che ora trasmettono questo valore agli altri.

L’emozione e passione si legge negli occhi di Marco, quando racconta del cosa vuol dire una Cooperativa di Comunità, e nel sorriso di Marta come nelle parole di Samuele e senza dubbio nelle mani di Manuele, che continua a lavorare l’impasto mentre assaggiamo i biscotti preparati per noi.

A Filippo Tantillo (Officine Coesione)

Per averci stimolato nella discussione sul futuro della Strategia per le Aree interne ma anche per aver evidenziato il bisogno di rendere dialoghi come quello di oggi strutturali e non occasionali e per aver evidenziato l’importanza dell’accompagnamento nelle aree interne, dove non basta lanciare startup innovative e sperare che germoglino da sole. 

A Giovanni Teneggi (Confcooperative)

Per aver parlato di gratitudine e averci portati nel futuro oltre i “se” per vedere realizzare le aspirazioni della Rete e per aver sapientemente lavorato come artigiano nel tessere le parole della giornata. 

A Samir de Chardarevian (ASVIS)

Che ci ha fatto riflettere su come questi territori contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo globali e l’Agenda 2030, ricordandoci che le azioni locali hanno sempre un impatto sul globale.

Alla Rete di Appenninol’Hub e la partecipazione di tutti e tutte i membri nella firma del protocollo

Un patto, più che un documento. Una promessa che vogliamo raggiungere questi obiettivi con fatica e amore e sappiamo che possiamo farlo solo facendolo insieme. Una firma che non ha un valore monetario, ma un profondo valore economico e sociale, per chi ha deciso di dire “sì, sono parte di questa visione e metto in campo le mie competenze”, qualsiasi queste siano.

A tutti coloro che con attente parole e sguardi hanno interpretato il senso dell’accompagnamento delle comunità e insieme a noi lo definiscono ogni giorno. A chi ci ha detto che la comunità è anche e soprattutto relazioni.

A chi ci ha incontrati anche solo con un passaggio o una parola, a chi ci ha fatto conoscere le erbe officinali e piccole attività. A chi rimane nell’ombra dietro una telecamera, un telefono, una macchina

Al team di Figli del Mondo

A chi non vedi, ma rende possibile realizzare giornate come questa, di cui abbiamo bisogno per riempirci l’anima e continuare con ancora più energie in questo percorso di accompagnamento per le imprese delle aree interne.

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Al prossimo incontro!

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